“Di generazione in generazione”

Il patrimonio culturale della Fondazione Cassa Rurale di Trento in mostra per l’evento “Soci in festa” dal 5 all'8 settembre.
Il Novecento trentino raccontato con immagini, cortometraggi e contenuti multimediali.

Più che di una mostra storica, “Di generazione in generazione” rappresenta una sorta di “percorso di memoria” a carattere emotivo. Attraverso immagini, cortometraggi, contributi multimediali infatti l’allestimento richiamerà la storia del Trentino nell’ultimo secolo, focalizzandosi non tanto su tematiche storiche ed eventi, quanto piuttosto su persone e luoghi.

Per questo scopo si è scelto di esporre, condividere e valorizzare parte del patrimonio culturale raccolto in questi primi dieci anni di attività della Fondazione Cassa Rurale di Trento.

Fare una Fondazione è gettare le fondamenta per un’architettura di futuro. È aiutare le generazioni che lo vivranno a costruirlo”: la filosofia fondante della Fondazione può anche essere il filo conduttore di questa mostra temporanea che si svolgerà nell’ambito della Festa del Socio 2019, dal 5 all'8 settembre a Mattarello in Località San Vincenzo.

L'esposizione – visitabile nel tendone principale - si apre con una prima sezione relativa agli inizi del Novecento. Accanto alle immagini d’epoca è posizionato un monitor con il video restaurato “Bellezze italiche. Trento e dintorni”. La seconda sezione ripercorre invece con alcune immagini significative il periodo dal Fascismo alla Seconda guerra mondiale.

A seguire una vera e propria “stanza-cinema” con una decina di sedute, per la proiezione con audio del video “Testimoni di cooperazione” e una sezione di valorizzazione del progetto “Mila”, cortometraggio animato relativo alla Seconda guerra mondiale.
Viene poi trattato attraverso pannelli di immagini ed un testo introduttivo il periodo di “Autonomia e modernizzazione” del Trentino a partire dagli anni Cinquanta, cui segue il progetto “TrentoSessanta” di Associazione Momo (testo e immagini).
A corollario è riportata una piccola sezione di immagini significative tratte dall’archivio fotografico del giornalista Ottone Cestari.
Il percorso si conclude con una parete di volti, quelli dei premiati con borsa di studio dalla Fondazione, quale emblematica rappresentazione del futuro. Accanto ai volti un testo esplicativo e l’elenco dei premiati, con relativi progetti.
Ad accompagnare l’epilogo la riproduzione dell’opera “Dissoluzione di luce” dell’artista Stefano Cagol.

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